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About my thoughts... (Patreon)
Published:
2018-12-12 11:21:12
Imported:
2024-03
Content
Non sono solita a scrivere quello che penso sui social, ma sono molto stanca.
Ho iniziato ad approcciare al mondo del nudo dal 2014, una forma d’arte a cui credo fortemente e con tutta l’anima.
E’ sempre stato un tabù, lo è anche al giorno d’oggi, tant’è che siamo arrivati a dover accettare anche da “social uncesored” di non poter pubblicare più nessun tipo di forma d’arte legata al nudo.
Le rappresentazioni pittoriche, statuarie, le scritture, la fotografia di artisti indimenticabili che hanno fatto la storia e tutt’oggi sono il nostro fulcro di apprendimento.
Quindi con tanto nervosismo mi trovo qui di domenica sera a scrivere sul tema del tanto discusso nudo.
Lasciate che ve lo dica, avete veramente stancato tutti quanti, vorrei tanto sapere quali siano i veri problemi che vi create a vedere una foto ti nudo, vorrei capire cosa vi tange internamente.
Ognuno sarà libero di rappresentarsi come vuole. Il continuo rifiuto di questa forma d’arte che continuate a portare avanti senza una plausibile spiegazione, soltanto con etichette e critiche cattive verso un mondo che voi non comprendete, non vi da il diritto di pretendere divieti.
Mi sento ferita quando persone a cui tengo mi chiedono allibite che senso abbia fare le foto di nudo... se non capite il perché magari chiedetelo in modo gentile, non faccio del porno o mi prostituisco la notte in via Bologna. Anche se fosse voi non siete onnipotenti da permettervi di giudicare.
Io amo la rappresentazione della donna in ogni forma d’arte: dalla musica, al fumetto erotico di Manara, alla fotografia di Newton, al dipinto della Venere di Botticelli…
Sentirmi me stessa posando senza inibizione, usare il proprio corpo come si vuole senza dover rendere conto alla comunità, i tabù della comunità giudaico-cristiana devono cadere, perché vivere di repressioni lo sapete bene dove porta l’essere umano, a consumare il proibito.
Quindi vi chiedo di ascoltare le voci delle persone che appartengono al mondo del nudo, astenetevi dal giudicare e smettetela di sentirvi liberi di farlo.
Ho iniziato ad approcciare al mondo del nudo dal 2014, una forma d’arte a cui credo fortemente e con tutta l’anima.
E’ sempre stato un tabù, lo è anche al giorno d’oggi, tant’è che siamo arrivati a dover accettare anche da “social uncesored” di non poter pubblicare più nessun tipo di forma d’arte legata al nudo.
Le rappresentazioni pittoriche, statuarie, le scritture, la fotografia di artisti indimenticabili che hanno fatto la storia e tutt’oggi sono il nostro fulcro di apprendimento.
Quindi con tanto nervosismo mi trovo qui di domenica sera a scrivere sul tema del tanto discusso nudo.
Lasciate che ve lo dica, avete veramente stancato tutti quanti, vorrei tanto sapere quali siano i veri problemi che vi create a vedere una foto ti nudo, vorrei capire cosa vi tange internamente.
Ognuno sarà libero di rappresentarsi come vuole. Il continuo rifiuto di questa forma d’arte che continuate a portare avanti senza una plausibile spiegazione, soltanto con etichette e critiche cattive verso un mondo che voi non comprendete, non vi da il diritto di pretendere divieti.
Mi sento ferita quando persone a cui tengo mi chiedono allibite che senso abbia fare le foto di nudo... se non capite il perché magari chiedetelo in modo gentile, non faccio del porno o mi prostituisco la notte in via Bologna. Anche se fosse voi non siete onnipotenti da permettervi di giudicare.
Io amo la rappresentazione della donna in ogni forma d’arte: dalla musica, al fumetto erotico di Manara, alla fotografia di Newton, al dipinto della Venere di Botticelli…
Sentirmi me stessa posando senza inibizione, usare il proprio corpo come si vuole senza dover rendere conto alla comunità, i tabù della comunità giudaico-cristiana devono cadere, perché vivere di repressioni lo sapete bene dove porta l’essere umano, a consumare il proibito.
Quindi vi chiedo di ascoltare le voci delle persone che appartengono al mondo del nudo, astenetevi dal giudicare e smettetela di sentirvi liberi di farlo.