Fantasy Enders IV - wave 111 (Patreon)
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Questa settimana nella striscia extra, solo botte. È già successo in passato che io abbia utilizzato la striscia extra come intermezzo narrativo o per dare un po' di respiro al fumetto. Anche stavolta l'ho pensata così: una sequenza di combattimento che si protrae per tre vignette, niente battute.
Immagino che ve ne siate già accorti, ma il mio modo di sceneggiare le scene di combattimento è molto "europeo" e poco "manga". Vi spiego. Nei manga si cerca di ricostruire l'azione quasi frame by frame, per cui le vignette, in sequenza, mostrano quello che succede in modo logico e senza salti. Il mio modo di mettere in scena i combattimenti è più tipico dei fumetti occidentali: alcune volte due o tre vignette sono in sequenza, soprattutto se quell'azione specifica ha importanza, ma il più delle volte nella sceneggiatura scrivo solo "si menano" oppure "fanno a botte" senza specificare, perché di fatto non mi interessa.
Quando da bambino leggevo Lanciostory, o Tex, o qualsiasi altro fumetto occidentale, raramente i combattimenti erano rappresentati seguendo pedissequamente quello che accadeva. Spesso erano scene di combattimento (si chiamano ancora così), ovvero c'era Dylan che tirava un pugno; nella successiva, il cattivo gliene tirava un altro, e così via, nel mezzo poteva essere accaduto di tutto, e infatti poteva capitare che i personaggi si ritrovassero lividi in faccia o occhi neri anche senza che il lettore avesse visto colpire proprio quella zona.
Ecco, nei miei fumetti mi sento molto libero di disegnare "scene di combattimento" e non di mostrarvi precisamente il botta e risposta. Preferisco così per due motivi:
1) Per realizzare una scena di combattimento ci vuole molto più tempo che per realizzarne una normale, di solito sono dinamiche, hanno inquadrature particolari, i corpi sono in movimento e occorre che si intuisca quello che accade in una scena, quindi al disegnatore portano via 10 volte il tempo che ci vorrebbe a disegnare uno scambio di domande in un ufficio; è ovvio allora che poter riassumere un intero combattimento in una pagina, con cinque o sei riquadri che dicono "si stanno menando", è assai meno faticoso che disegnare ogni singolo pugno, calcio, spadata o parata che i personaggi si scambiano, nell'ordine giusto. L'altro modo di risolvere questo problema è avere uno stuolo di schiavi che ti disegna quella roba e tu fai solo le matite, ma io 'ste soluzioni le vedo solo nei fumetti giapponesi.
2) Una intera sequenza di combattimento, dettagliata, porta via pagine e pagine. Solo per uno scambio di colpi. È davvero così importante? Cioè, se stai facendo uno shonen di botte è importantissima, anzi è il fulcro, ma se stai raccontando una storia, perder tempo a disegnare 12 pagine di duello è inutile e serve solo a deliziare chi adora quelle cose (è una sorta di fanservice quindi, altro che le tette). Nessuno dei miei fumetti è uno shonen, meno che mai Fantasy Enders che è una comic strip addirittura, dove sto raccontando una storia e propinare 12 pagine di dettagliati scambi di colpo ai miei lettori mi sembra davvero un vezzo insulso: sono fighi i combattimenti eh, ma preferisco che si segua la trama, visto che ne scrivo una e che non è "diventa più potente per menare il prossimo".