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Mentre avanzava verso la cassapanca, Rebecca si accorse che il pavimento era freddo. Si accorse che tutta la stanza era fredda, e silenziosa, inerte e luminosa. La cassapanca si aprì scricchiolando. All’interno c’erano altre vesti bianche della sua misura, confezionate in modo spartano, senza fronzoli né abbellimenti, con cuciture precise ed allineate sui fianchi. Erano tutte esattamente come quella che indossava in quel momento. La osservò nuovamente, il modo in cui le cadeva sul corpicino esile, senza valorizzarlo e senza nemmeno aggiungere l’utilità di una o due tasche.

Tornò ad osservare il fondo della cassapanca. Allungò la mano e frugò tra le vesti. Ne scostò qualcuna con le mani, poi iniziò a pensare che sotto le quelle vesti sgraziate e senz’anima non ci fosse altro che altre vesti.


Continuò comunque a frugare per esserne certa. 008

Rivolse l’attenzione quindi al grosso armadio. 078

Rivolse l’attenzione quindi alle luci sulla parete. 086

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