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A parte il divertimento di ridisegnare una torta gigante (mica capita tutti i giorni) in questa striscia ho ripensato la battuta finale. Nell'originale Wally nominava il commercio equo e solidale come una garanzia di bontà, nonostante tenesse in mano un certificato palesemente falso. Ho sempre temuto che la cosa potesse essere percepita come denigratoria del commercio equo, cosa che mi dispiacerebbe moltissimo perché invece io sono un convinto sostenitore di questa strategia di mercato. Inoltre non sono mai stato convintissimo che tutti i lettori sapessero di cosa stesse parlando. Ecco perché ho riformulato la battuta finale in modo che Wally facesse riferimento a dei criteri di genuinità generici, mantenendo il riferimento al commercio equo e solidale nel contrattino sgrammaticato.

Altra questione è: perché Wally non diviene demone leggendo quella roba sgrammaticata? Devo ammettere che al tempo non ci pensai. Adesso risponderei: perché non c'è nessuno con cui prendersela (il tizio che ha scritto quella lettera non c'è). Però sarebbe una risposta un po' fasulla perché sappiamo bene che non fa differenza se il colpevole è presente o meno: Wally quando scatta il demone si infuria e uccide tutto a prescindere. Quindi temo che resterà un mistero irrisolto!

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