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«Dobbiamo prepararci all’esodo.» Dissi, rientrando in casa di Sierran e scrollandomi la pioggia di dosso, pervaso da una fretta del tutto ingiustificata.

«Caidon, calmati.» Mi sussurrò Sierran avvicinandosi e appoggiando il palmo della sua mano sul mio carapace, segnato da graffi e cicatrici vistose. Gliela afferrai. Non ero nemmeno sicuro che Numalore decidesse di evacuare il villaggio, avevo solamente detto al Consigliere Woo che quella sarebbe stata la decisione che avrei preso, se fossi stato il consiglio dei Numaloric. Ma non ero il consiglio, non ero nemmeno un singolo Numaloric. Ero solo un esploratore, un guerriero, un mercenario Paigru senza una famiglia e senza una casa dove tornare. Schiusi la mano di Sierran tra le mie dita con la delicatezza con la quale si aprono i petali di un fiore. Ma quei petali erano dita chitinose provviste di barbigli, e Sierran non sottostò a pause romantiche. Tirò via la mano.

«Cos’hai riferito al consiglio?» Mi chiese.

«Che il fiume è in piena, le piogge sono incessanti, le dighe sono al limite e forse il ponte è già stato sommerso dalle acque.» Dissi, senza timore di sfoggiare il mio miglior tono drammatico.

«Se il ponte di pietra è già sommerso, a cosa servirà dare il via all’esodo? Dove andremo?» Mi domandò Sierran, rivolgendo lo sguardo alla pioggia che scrosciava ininterrotta oltre la piccola finestra in alto, sulla parete.

«Se rimarremo qui, l’inondazione ci spazzerà via.» Mormorai. Ma Sierran aveva ragione: il ponte di pietra sul fiume Lenan era l’unico modo di attraversarlo e dirigersi verso le pianure, dove saremmo stati al sicuro dalle acque del fiume stesso. Ma il Lenan, gonfiandosi, arrivava spesso a coprire il ponte con le proprie acque, rendendolo impraticabile. Tuttavia se c’era un momento per andarcene, era questo: più tempo passava più la possibilità di trovare il ponte ormai sommerso aumentavano, più tempo passava più gli argini erano messi a dura prova e le dighe rischiavano di cedere. Forse i Numaloric non avrebbero indetto l’esodo: c’era ancora un briciolo di speranza che le piogge cessassero, le dighe reggessero e il nostro popolo evitasse la tragedia. In questo caso, le uova deposte dalla regina nei passaggi di Manto precedenti avrebbero potuto schiudersi e le larve sopravvivere. Tra quelle larve avrebbe potuto esserci una nuova regina dei Paigru, e questo deponeva a favore della decisione dei Numaloric di restare e sperare. Ma non era ciò che avevi consigliato loro di fare.


«Sierran, devi ascoltarmi: prepariamoci ad andare. La decisione dei Numaloric è imminente e voglio che siate tra i primi a mettervi in salvo.» ➤ 032

«Zei, un nuovo esodo sta per essere indetto… so che non è il momento giusto, per te, ma…Ce la fai ad alzarti? Riesci a camminare?» ➤ 047

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Claudio

047

Dony Alg

47