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Bella questa striscia extra, torno a sperare che chi segue Fantasy Enders IV sui social programmi di acquistarlo un giorno o non la leggerà mai. E a proposito di formato cartaceo, ci ritroviamo con un bel dilemma da risolvere: fare un unico volume di Fantasy Enders IV è irragionevole (siamo già a 243 strisce, cioè a più di 243 pagine). Saranno quindi almeno due volumi. Ma ci stiamo chiedendo se non farne addirittura tre: considerate che il primo Fantasy Enders includeva 120 strisce, quindi c'è materiale già per 2 volumi e un terzo futuro. Considerato il costo della carta in continua ascesa, fare un volume più spesso del primo significa farlo pagare uno sproposito. D'altro canto, come tutte le pubblicazioni, più se ne fanno meno se ne vendono: i volumi successivi al primo vendono sempre un po' meno. Che fare?

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Comments

Minderbinder

Potrebbero funzionare Kickstarter o Preorder?

Bigio

In che modo? ...non influiscono sul numero di pagine né sul prezzo. Il problema non è che la gente non se lo compri... la roba che faccio si vende. Il problema è il "formato", come scrivevo sopra. Fare più volumi a meno prezzo o uno solo ma cicciotto e più costoso cose così

Minderbinder

Ho frainteso la domanda... ><' I due metodi che ho segnato sopra vengono usati per ridurre il rischio avendo già una base di vendita garantita. Quanto al numero di pagine, non saprei cosa consigliarti...

Giovanni Savoldi

Per me fare più volumi ad un prezzo più contenuto può invogliare il lettore. Poi certo ci sono quelli che dicono “aspetto che escano tutti e tre e li prendo insieme” però pensano già di comprarlo ed è positivo da un certo punto di vista.

Giovanni Savoldi

Magari si potrebbe scrivere “1 di n” vicino a “Fantasy Enders IV”

Claudio

io preferisco più volumi, vuol dire più dediche

american tank

Fare 40 spillati con il print on demand (AL diavolo gli editori che ti rubano parte dell'incasso) così non "sprechi" carta, guadagni di più e noi abbiamo più dediche di efle e muse con le quali deliziarci la vita.

Bigio

Ma chi viene alle fiere a farsi fare le dediche, tutto sommato, è un privilegiato. Io penso sempre a tanti lettori che sono nel sud oppure che non hanno fiere nei dintorni agevoli da raggiungere... e va bene che chi ci tiene sale su un treno e magari si fa pure 3 ore di viaggio per venirmi a incontrare (io d'altronde mi faccio anche di più per esserci, alle fiere), ma affidarsi a un editore mi permette di essere ordinabile in fumetteria o in libreria, per chi magari apprezza i miei volumi per le storie e i disegni che faccio, e non per le dediche che ci metto sopra (che dovrebbero essere un extra).

Bigio

Ah ok :D scusa. Comunque come ti dicevo, non è quello il problema. La "base" c'è (per fortuna)

Bigio

Eppure tutti gli indicatori ci dicono che se il volume 1 di qualsiasi opera vende x, il volume due vende x/2 e il volume 3 x/4 e così via. Questo è il motivo per cui molti editori rifiutano di pubblicare le serie e puntano sui volumi singoli.

american tank

Pensa che il romanzo che ho scritto lo puoi ordinare mentre sei seduto sulla tazza del cesso (ottima lettura da gabinetto) e ti arriva direttamente a casa. Il potere di Amazon che dà a me metà del prezzo del volume e non esistono copie invendute. Non dico di convertire tutte le tue opere in questo modo, ma quelle più "di nicchia" potrebbero trovare spazio con questo sistema. Gli artisti dovrebbero lavorare per il proprio tornaconto, non per rendere ricchi gli altri 😜

american tank

Perché sono editori improvvisati. Non penso che Dragon ball 62 abbia venduto meno di dragon ball 1. Anzi, è probabile il contrario. Io lo iniziai dal 30 mi pare. Vedere il Vanth secret files limitato a 300 copie è stato doloroso per me, perché ho fatto 2 calcoli tra prezzo/copie vendute/tuo possibile incasso e ho visto che la fatica che hai compiuto per regalarci tutta quella arte è stata in parte vanificata dal poco coraggio dell'editore.

Bigio

E invece ha venduto di meno. :D In Giappone sanno fidelizzare il lettore in modo super-efficiente, quindi la perdita dei lettori è contenuta, ma è OVVIO che il primo albo di un manga (come di qualsiasi opera, lo ripeto) venda tre, quattro volte quanto vende il secondo e i seguenti. Il punto è che un manga a caso fa 100.000 copie col primo albo quindi sticazzi se il secondo ne vende 50.000 e il terzo 25.000 e i seguenti 10.000 ...l'editore ci va sopra tantissimo comunque. Sono numeri assurdi, credo che in Italia giusto Zerocalcare faccia tirature del genere, forse Topolino sta ancora sopra il 100.000 copie ma esce in edicola e quello è un altro mercato. Togli i primi 10 titoli non-manga in classifica e ti ritrovi con dei dati di vendita reali: se un fumetto vende 300 copie l'editore stappa lo spumante. Drizzit al tempo ne vendeva 3000 a volume ed era considerato un miracolo editoriale. Ma davvero pensate che l'editoria viaggi su numeri migliori? Non legge più nessuno. Nemmeno i fumetti. È faticoso. I manga reggono botta perché ci sono gli anime dietro. Campare di editoria è un sogno ormai. Anche io, tempo 10 anni, dovrò cercarmi un altro lavoro.

Bigio

Eh però chi fa il proof-reading dicendoti magari che il tuo prodotto è 'na merda? Perché quello è il ruolo dell'editore: scommettere sul tuo prodotto dopo averlo valutato. Non stamparlo, quello lo fa il tipografo. Non venderlo, quello lo fa il libraio. E poi chi ti fa l'editing (sia preliminare in fase di definizione del testo che sulla bozza in cerca di refusi), l'impaginazione, la grafica, la resa tipografica, la ricerca di mercato, la scelta della cover, il font, le dimensioni e l'impaginazione, l'inserimento in una collana, la collocazione dell'autore? Nessuno. E ti ritrovi il tuo libro in mezzo al mare di centinaia di pubblicazioni scadenti, realizzate male e promosse da tuocuggino. No, non credo in questo tipo di editoria.

american tank

Tra 10 anni ti assumo come assistente ahah... 15 muse/elfe al mese e lo stipendio da Assistente senior è assicurato. Naturalmente il mio attuale minion lo buttiamo via, così impara ad essere irrispettoso. Dopotutto non è un caso se il nostro settore è definito il più crudele (e inutile) del pianeta 😂

Anonymous

Fra le due opzioni preferirei anche io una suddivisione in più volumi; per un discorso di maggior fruizione di un volume "leggero" rispetto ad uno "pesante". Anche da un punto di vista della rilettura periodica trovo più comodo consultare per volumetti.

Gnometra

Mi unisco alla preferenza di più piccoli e pratici volumetti, anche se comprendo bene le questioni strategiche di mercato 😅. E POI, con più volumetti, possiamo farci fare più dediche! 🤣