Orinoco /06 (Patreon)
Content
L’antro oscuro che la regina Numalore aveva eletto sua dimora temporanea era illuminato da una serie di lampade a fluorescenza aggrappate alle pareti rocciose come insetti impauriti. La caverna era irradiata di una luminescenza giallastra e flebile, che sembrava finire inghiottita dal buio nei recessi più distanti del condotto naturale.
Avanzai finché una voce, risalendo dalle profondità, non mi ordinò di attendere. Il freddo e l’umidità penetravano nel mio carapace intorpidendomi i muscoli. Scorsi finalmente qualcosa che si avvicinava, sul soffitto della caverna, e mi resi conto che uno dei Numaloric era stato inviato a parlare con me dal resto del consiglio. Si trattava del Consigliere Woo.
«Caidon. La regina Numalore non si aspettava che tu tornassi tanto presto. La brevità della tua ricognizione ci preoccupa… il consiglio probabilmente sottovaluta le tue capacità e teme che recherai cattive notizie.» La voce del Numaloric risuonò tra le rocce. L’insettoide camminava aggrappato al soffitto con delle lunghe zampe che si allungavano a partire dalla base del suo collo, al quale erano appese anche delle vesti logore che scendevano coprendone il corpo. La testa di Woo era costellata di occhi luminosi e le sue mandibole si schiudevano e si muovevano veloci mentre la creatura parlava. Il volto sembrava girato al contrario rispetto al corpo, che penzolava giù dal soffitto, ma in questo modo lo percepivo rivolto verso di me. La vista di quel corpo sottile mi diede i brividi. Era da sempre la prima sensazione che provavo, alla vista di un Numaloric. Inquietudine.
«Non ho incontrato ostacoli, le distese rocciose a nord sono sgombre da pericoli. Tuttavia devo confermare i vostri sospetti: non reco buone notizie.» Dissi. Il Numaloric si avvicinò ulteriormente, strisciando sul soffitto. Lo vidi estrarre due lunghe braccia, magre e scure, dagli stracci che lo avvolgevano. Aveva già capito, senza nemmeno che glielo riportassi nel dettaglio, che Ulcaban era a rischio. La pianura sarebbe potuta sprofondare sotto le acque di una alluvione imponente da un giorno all’altro, a causa delle piogge costanti che si erano abbattute sulla zona di recente. Il fume Lenan rischiava di esondare nuovamente. Con una mano mi indicò.
«Puoi fornire alla regina Numalore una stima del tempo che ci rimane prima del prossimo esodo? Ulcaban dovrà essere evacuato se vogliamo preservare la vita dei Paigru.»
«I brulicanti si sono ammassati in branchi a sud, non si avvicinano al fiume. Lo ritengo un avvertimento. Tuttavia temo che il ponte di pietra sia già in pericolo: le acque potrebbero averlo persino già sommerso. Non ci resta molto tempo. Dobbiamo dare il via all’esodo prima del prossimo passaggio del Manto, questo è sicuro.»
«La nuova covata sta per schiudersi. Muoversi potrebbe essere rischioso, sia per la regina che per i nascituri. E ti ricordo che tra i nascituri potrebbe esserci la regina-erede. Numalore ha deposto, forse, la sua ultima covata. Credi che sarebbe saggio sfidare la sorte e trattenerci ad Ulcaban nonostante il rischio?»
Sapevo bene che il consigliere avrebbe ridiscusso la questione con il resto del consiglio e anche con la regina, tuttavia la mia posizione a riguardo sarebbe stata tenuta in grande considerazione.
«Dobbiamo dare il via all’esodo immediatamente.» ➤ 3
«Non possiamo rischiare la perdita della covata, attendiamo la schiusa.» ➤ 12