Fantasy Enders IV - wave 61 (Patreon)
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Se in questa serie di strisce ci leggete della satira, è perché c'è.
Mettiamo le cose in chiaro: questa cosa delle IA è serissima, una rivoluzione tecnologica che devasterà il mestiere degli illustratori e dei disegnatori. Per adesso e probabilmente finché camperò, a me non porta via nulla, perché io ho qualcosa che le IA ancora non hanno: la creatività. Sono un autore, non un artigiano. Finché un algoritmo non emulerà l'umorismo, l'empatia, l'emotività, i sentimenti ecc. io sarò sempre più performante, nel mio mestiere, delle IA in quanto... essere umano. Ma se non toglie niente a me, non è detto che non danneggi tanti amici e colleghi che a malapena arrivano a fine mese con la loro arte anche adesso.
Mi chiedo allora dove fosse tutta questa indignazione quando abbiamo scoperto che molte pagine rubano e ri-postano il materiale degli artisti senza alcuna remora (in alcuni casi senza manco accreditarli, figuriamoci pagargli i diritti), ovvero quando abbiamo scoperto il freebooting. Dieci anni fa io postavo Drizzit e senza problemi altri siti prendevano le mie cose e le ripostavano, cancellando pure la firma, magari apponendoci il loro logo (fosse mai che la gente gliele fregasse per ripostarle eh). Nessuno diceva nulla. Pagine con centinaia di migliaia di follower quando io ne avevo meno di 40mila, nel caso di Drizzit. Queste pagine, seguite da centinaia di migliaia di persone (sì, forse anche da voi) a tutt'oggi rubano le opere di tanti artisti e le ripostavano senza nemmeno prendersi la briga di fare una cazzo di ricerca per accreditare l'autore. La pagina dell'autore visitata una volta al giorno, la pagina di "Stronzate un tanto al chilo" cento volte.
La proporzione era questa. "Eh che ci vuoi fare, è il web".
Poi ho visto poesie postate da pagine di poesie senza accreditare il traduttore.
Poi ho visto vignette col testo cancellato e riscritto a piacere per farci meme.
Poi ho visto battute dei comici messe su foto di fiori senza nominare il comico.
Poi ho visto sedicenti illustratori ricalcare foto per farci vignette esistenziali.
E nessuno ha mosso un dito. Nessuno ha detto "fermiamo lo scempio". Nessuno ha detto "proteggiamo le opere degli autori dai furti", anzi mi rispondevano "se sono sul web, sono di tutti" "se non vuoi che le rubino, non le mettere online". La stessa cosa che risponderei a chi adesso dice che le IA rubano le immagini per apprendere. E allora smettiamola di prenderci in giro. La colpa non è del web. Non è dei social. Non è nemmeno delle IA. La colpa è delle merde che siamo noi. Perché siamo noi le merde che ci godiamo le immagini (ore di lavoro!) dell'autore pincopallino che nemmeno conosciamo perché la firma è stata cancellata e la vignetta ripostata, e poi ci mettiamo comunque like e magari condividiamo pure. Siamo noi le merde a ripostare quella cazzo di vignetta di Snoopy o di Mafalda cambiandone il testo, e siamo sempre noi merde che vedendola sulla pagina mentre scrolliamo annoiati il cellulare ci mettiamo like e condividiamo senza preoccuparci troppo di quello che stiamo facendo.
Ora arriva una tecnologia, le IA, che "ruba" immagini agli illustratori per crearne nuove, e non me ne frega un cazzo se fa copia+incolla, mosaico di pixel o le ridisegna con la penna bionica: è solo l'ultima conseguenza delle infinite spallucce, della continua indifferenza e dell'apprezzamento a-critico che abbiamo sempre dimostrato in tutti questi anni.
E lo so che lo dico a voi Patreon che comunque mi sostenete e avete ben chiaro che anche solo 1 euro al mese per me che disegno 10 ore al giorno è vitale, ma per ogni singola persona che mi sostiene qui ce ne sono altre cinquemila (non dico numeri a caso) che di me, del mio mestiere e della mia arte non gliene frega un cazzo ma non da adesso, da almeno 10 anni.
Volete quindi che non faccia un po' di satira su tutta 'sta faccenda? LOL