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Let me flex hard with this illustration, not made by me because pencils and inks are by Emanuele Tonini (creator of the original characters and brand), while colours are by Alberto Turturici (Albo) but NOT in this specific case, because this illustation's colours are by Agnese Pozza (Maeb). I'm the writer and I have nothing to do with the image, but I'm still happy because it's amazing. Hope they will use it for promo cards and posters.


Lasciatemi flexare duro con questa illustrazione, disegnata e inchiostrata da Manu e colorata da Maeb (ma i colori del fumetto saranno di Albo). Io sono lo sceneggiatore, come lo ero della storia precedente, quella con protagonista Treponema, che spero abbiate recuperato (il cartaceo è fichissimo). Stavolta siamo tornati alla comic strip, che probabilmente funziona meglio online, però le strisce che vengono pubblicate sulla pagina di Deficients & Dragons non sono colorate perché il processo di colorazione è decisamente troppo lungo da attendere. Seguite il fumetto online, recuperate Treponema e attendete con ansia il cartaceo. This is the way.

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Comments

Claudio

bella la scelta del colore della pelle di Petula

Stefano Cassaghi

Senza nulla togliere ad Albo, ma... quanto è bella la copertina colorata da Maeb?

Giovanni Savoldi

Riprendendo il discorso che hai fatto per la pubblicazione della seconda parte di New & Bobo, non pensi che il ragionamento dovrebbe valere anche per i Deficents?

Bigio

❤️ però non è una cover, è solo un'immagine promo... forse ne facciamo un poster o qualcosa del genere

Bigio

Non vedo proprio nulla in comune tra le due pubblicazioni. Hanno formato, intenti, risultati, luogo e tempi di pubblicazione e realizzazione completamente diversi. Perché a Deficients dovrebbe fregargliene qualcosa dei trascorsi di Newt & Bobo? ...sul serio, non capisco.

Stefano Cassaghi

Ah... speravo fosse la cover. Ripeto, senza nulla togliere ad Albo che è bravissimo, ma questa immagine mi ha fatto apprezzare ancora di più la capacità di Maeb. Sembra quasi riesca a rendere più serio lo stile di Manu