Via dal Nido /10 (Patreon)
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«Mio amico...» Ripete l’arpia.
«Esatto.» Le confermi, baldanzoso. Lei sorride, sembra felice della tua proposta. Se non avesse mai avuto un vero amico, non saprebbe nemmeno cosa significa. Ma sei certo che intuisca il concetto, che sappia cos’è l’amicizia. Comunque, sei piuttosto convinto che gli amici non si mangino, quindi è possibile che in questo modo tu ti sia salvato da uno dei tuoi più probabili destini.
«Aiutami allora, amico.» Dice l’arpia, e si lancia fuori dal nido. Non hai idea di dove stia andando, ma di certo non puoi seguirla, perché non sai volare. Non ti resta che avvicinarti alla soglia del nido e sbirciare oltre il bordo, per scoprire dove sta volando. Con attenzione, cercando di non calpestare le uova, giungi nei pressi del punto da cui si è gettata. Stai per guardare in basso, quando in tutta la sua maestosità la creatura ricompare proprio davanti a te, con le ali spalancate, un sorriso stampato sul volto e un cadavere tra gli artigli. Lo lascia cadere ai tuoi piedi. Per quanto sia tumefatto e pieno di tagli, lo riconosci: è il corpo di Serena.
Ricordi vagamente di averla salutata, nel parco. Ma non ricordi di averla vista allontanarsi. È stata rapita anche lei. Anzi, lei per prima. Solo dopo che l’arpia ha abbandonato il suo corpo da qualche parte, deve essere tornata indietro per te. Il corpo di Serena è il cibo di cui parlava, quello di cui si nutriranno i suoi piccoli non appena nasceranno. Sei inorridito e spaventato, ma l’arpia non ti lascia il tempo di riprenderti.
«Mi dai una mano a farla a pezzetti?» Ti chiede.
Se hai annotato la parola chiave [determinato] allora puoi annuire e prepararti a compiere quel gesto orribile, visto che hai lo stomaco per farlo ➤ 10
Se non hai la parola chiave [determinato] o non vuoi assecondare l’arpia, raccogli tutto il tuo coraggio e rispondile: «Assolutamente no!» ➤ 47