Makhtum /45 (Patreon)

Più mi spingevo avanti, nell’intrico di cavi, tubi e cablaggi, più mi rendevo conto dello sforzo che stavo facendo e di quanto potessi essermi infilato in un vicolo cieco. Era davvero quella la scelta migliore da fare, la via per salvarci? Quella rete di fili mi avvinghiava e mi tratteneva, pareva volermi continuamente dissuadere dall’avanzare. Sentivo sempre più caldo, ma questo forse era dovuto all’esigua quantità di aria presente nel passaggio, e al calore del mio corpo, che con sforzo si spingeva avanti in quella ragnatela sintetica, passo dopo passo. Mi resi conto che al mio passaggio, con forza ma senza volerlo, strappavo decine di cavi. Uno di quei cavi avrebbe potuto essere un filo elettrico e sarei potuto morire folgorato, ma non era ancora accaduto, quindi continuai a spingermi avanti e ancora avanti, fino a farmi dolere le gambe, fino a che non sentii l’aria mancarmi perché l’intrico di cavi si era fatto troppo denso e il passaggio troppo stretto. E proprio in quel momento intravidi uno spiraglio di luce. Aria fresca mi investì il volto. Eravamo salvi. Eravamo…? Inspirai a pieni polmoni e cercai di fare mente locale su chi ci fosse dietro di me, e non solo in senso letterale: chi aveva scelto di seguirmi, chi era sopravvissuto, su chi potevo ancora contare? Mi voltai per scorgere il suo volto.

Christopher era dietro di me [è richiesto che Christopher sia in squadra] ➤ 101

Emi era dietro di me [è richiesto che Emi sia in squadra] ➤ 150

Veronica era dietro di me [è richiesto che Veronica sia in squadra] ➤ 160

Ris era dietro di me [è richiesto che Ris sia in squadra] ➤ 185

Nessuno era dietro di me. ➤ 132