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Mi scontrai con degli occhi gelidi. Veronica sapeva trasmettere con lo sguardo tutto il suo disappunto, quando voleva. Tentai di giustificare il mio comportamento, ma lei non mi diede il tempo nemmeno di pronunciare la prima parola.

«So che è difficile. Anche io sono nella tua stessa situazione, cosa credi? Questi ricordi sono come… frammenti di uno specchio, piccoli e sparsi sul pavimento, e nel loro riflesso riesco a vedere qualcosa, ma non ancora a ricostruire il mio volto per intero, quello che ero… quello che sono. Ma devi tenere a mente questo: ogni persona è definita solo in parte dai suoi ricordi, dalle sue esperienze. Il tuo passato non dice tutto di te. Ci sono situazioni in cui più importante ancora di chi sei, è chi vorresti essere.»

Rimasi colpito dalla apparente profondità di certe parole. In verità quello che stava cercando di dirmi era semplice: recuperando i ricordi sarei potuto tornare ad essere la persona che ero, ma non è detto che mi sarebbe piaciuto. La mia testa era una tabula rasa e questo poteva essere vantaggio: avevo la possibilità di ridefinire me stesso, di divenire ciò che volevo. Sentii la sua mano sulla spalla e in qualche modo questo mi riportò al presente, alla stanchezza, alla fame.

«Dobbiamo proseguire.» Disse Veronica.

«Non ne sono più così sicuro.» Le confessai.


Andai da Christopher per consultarlo e chiedergli consiglio [è richiesto che Christopher sia in squadra] ➤ 82

Pensai che Ris potesse aiutarmi a decidere il da farsi [è richiesto che Ris sia in squadra] ➤ 137

Mi guardai attorno, alla ricerca di qualsiasi cosa potesse aiutarci ➤ 95

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Comments

Lucio Cataldi

95, prima guardiamoci un attimo attorno, il robot lo possiamo interpellare poi

Anonymous

Avrei voluto avere Emi in squadra... Le parole di Veronica non mi convincono per niente. Proverò a parlare con Christopher 82