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Acalantide, forgotten muse of metallurgic arts and jewelry, has been recently forced to live a normal life in our material world. I've always thought of her as a fashion victim girl with a poor sense of style (she's young, she was a goddess and she has lost the last 2000 years caged in an extra-dimensional prison). So I had fun drawing her in this common and showy clothes.


Secondo me, Acalantide è una di quelle che nel mondo reale se la caverà meglio. Me la sono sempre immaginata semplice, un po' egocentrica e un po' menefreghista, bella e consapevole di esserlo, assai poco sofisticata e interessata alle questioni intellettuali. Insomma perfetta per il nostro mondo, sicuramente troverà un lavoretto a caso, magari in virtù della sua bella presenza, ad esempio come commessa in un'agenzia di viaggio o in un negozio di vestiti, e trascorrerà le sue giornate tra palestra e televisione spazzatura. Quando mi è stato chiesto di disegnarla in abiti mondani (per un mio sostenitore Knight, durante lo scorso Play a Modena), ho subito pensato a dei leggings leopardati, a un toppino scollato e a della bigiotteria vistosa. La borsa col coniglietto e i glitter fuxia è venuta dopo, ma rende ulteriormente l'idea. Insomma è la tipica ragazza che quando passa vicino ai cantieri viene regolarmente fischiata e molestata verbalmente dagli operai. Mi sono divertito a disegnarla.

Buona Pasquetta!

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