Orinoco /15 (Patreon)

Shu non sapeva del possibile imminente esodo. Decisi di giocare questa carta a mio favore.

«Sono appena tornato da una ricognizione, Shu. Non ho schegge con me. Ma puoi prenderti il mio rifugio con tutto quello che c’è dentro. Sono sicuro che i Numaloric te lo valuteranno bene, puoi farci abbastanza.»

Shu sgranò gli occhi stupito. Forse la mia vecchia capanna non valeva così tanto, ma sicuramente tutto quello che c’era dentro poteva bastare a ripagarlo dell’equipaggiamento e anche a garantirgli un po’ di ciarpame in più da vendere ai gonzi di turno.

«Sono con l’acqua alla gola, Caidon. - Mi confessò lui. – Non rifiuterò la tua offerta.»

«Lo immaginavo. – Gli risposi. – Nessun ripensamento.»

«Ti traferirai da Sierran?» – Mi chiese.

«Non lo so. Per il momento io e Zeimaldes siamo senza un posto dove tornare e riposare, ma staremo lontani dal villaggio per molto tempo, quindi è un problema che posso archiviare per il momento: me ne preoccuperò al mio ritorno. Semmai torneremo vivi.»

Shu annuì lievemente, quindi mi diede una mano a infilare tutto quello che mi serviva in un robusto borsone a tracolla. Infine mi aiutò a metterlo in spalla.

Richiamai l’attenzione di Zeimaldes, che fino a quel momento se n’era stata tranquilla e in silenzio, sdraiata sul divano lercio del vecchio Shu. Mi stupì che non ancora non fosse stata colpita da uno dei suoi “attacchi”. Da quando avevamo lasciato casa di Sierran sembrava più tranquilla. Sollevò il capo e le antenne, lanciandoci un’occhiata curiosa. Intuì che avevamo finito di contrattare, notò il borsone che portavo a tracolla, scattò in piedi.

«Stai bene?» Le chiesi, quando mi raggiunse. ➤ 011

«Tu porti il borsone.» E glielo porsi, quando mi raggiunse. ➤ 029