Makhtum /32 (Patreon)

«Con piacere.» Rispose Veronica, quando la chiamai. Quel fucile di metallo leggero, frutto di una tecnologia che ancora non comprendevo, le aderiva al fianco come se fosse magnetizzato. Lo afferrò con la mano destra e lo sollevò davanti a sé, quindi avanzò verso la porta ostentando una sicurezza che non poteva avere.

«Tu resta lì, non farti vedere, sfrutta il buio della stanza.» Dissi, rivolto all’altra persona che avevo messo in pericolo portandola con me. Se il globuroide ci avesse uccisi, forse non si sarebbe accorto di un terzo fuggitivo. In fondo, principalmente, cercava me.

Uscii sul corridoio e mi affiancai a Veronica, che adesso impugnava il fucile con decisione, rivolgendolo in alto, mentre il bagliore lampeggiante del monitor che aveva dato l’allarme le faceva brillare l’arma in mano. Era rivolta verso il lato del corridoio che dovevamo ancora esplorare, probabilmente pensando che il globuroide non potesse arrivare da dove eravamo arrivati anche noi. Si accorse che la stavo fissando, girò appena la testa e sollevò un sopracciglio, come se volesse spronarmi a dire qualcosa, se avevo qualcosa da dire. Come se questa potesse essere l’ultima occasione per farlo. E in effetti, avrebbe potuto esserlo. Fra poco un globuroide, o anche due, o tre, avrebbero potuto farci a pezzi. Eravamo solo noi due, in mezzo a quel passaggio metallico, in un’atmosfera eterea, con il tempo che sembrava essersi fermato e il mio battito che accelerava all’impazzata per la tensione.

Mi disposi di fianco a lei, e attesi. ➤ 106

Mi disposi dietro di lei, appoggiando le mie spalle alle sue, in modo che non potessero prenderci alle spalle. ➤ 73

«Veronica… io ti amo.» Le dissi. [è richiesta Determinazione pari o superiore a 3 per intraprendere questa scelta] ➤ 120