Fantasy Enders IV - wave 136 (Patreon)

Ken Borotalko, Milazuki e Seryo sono talmente prodotti prefabbricati che quando faccio strisce come la 408 praticamente non ho bisogno di scriverle: basta metterli in scena e si scrivono da soli, facendo esattamente quello che ci si aspetta da loro e dicendo esattamente quello che devono dire. Questo non significa non essere profondi, non è questo il punto (né il senso dell'ironia a riguardo): significa essere stereotipati. La tendenza dei personaggi quando li si scrive per un progetto mainstream è quella di divenire archetipi, non quella di divenire banali. Magari sono anche personaggi sfaccettati, ma restano una somma di luoghi comuni e sono piuttosto prevedibili (nonché facili da gestire, cosa che in un'opera di successo gioca a favore dell'autore).

Al contrario, personaggi come Ariadna o Abel sono insensatamente complessi (Dorias e Vanth sono piuttosto "borderline" da questo punto di vista). Non puoi sapere, né come autore, né come lettore, in che modo Ariadna o Abel reagiranno ad una situazione, o come si comporteranno in un certo momento, o cosa diranno: hanno una personalità complessa, proprio come le persone reali, quindi sono poco prevedibili. E questo è un "male" in un'opera mainstream perché al lettore (o in questo caso al giocatore) vanno serviti personaggi che può comprendere facilmente, non personalità complesse come lo sono le persone reali.

Seguiremo anche il loro viaggio (che ora è quasi al termine) perché il loro scontro con Malvagismagor, ammesso che abbia luogo, potrebbe avere ripercussioni su tutto il mondo di Fantasy Enders IV... d'altronde è come se andassero a far fuori Sauron dalla Terra di Mezzo. Il bello è che Seryo si preoccupa che la cosa possa risultare insignificante perché di fatto modificando la sorgente si possono apportare cambiamenti al mondo senza nemmeno la sbatta di andare a sconfiggere mega-boss malvagi.